Questa piattaforma è realizzata nell’ambito del progetto NODES, finanziato dal MUR sui fondi M4C2 - Investimento 1.5 Avviso "Ecosistemi dell'Innovazione", nell'ambito del PNRR finanziato dall’Unione europea – NextGenerationEU (Grant agreement Cod. n.ECS00000036
Il progetto Newfeed è nato in risposta alla crescente sfida della sostenibilità nei sistemi zootecnici mediterranei, dove l’alimentazione degli animali rappresenta una delle principali voci di costo e impatto ambientale. Ha affrontato la difficoltà di trasformare i sottoprodotti agroalimentari in risorse nutritive tecnicamente valide per l’alimentazione animale, garantendo al contempo sostenibilità economica e ambientale. Il progetto ha risposto anche alle pressioni demografiche che aumentano la domanda di prodotti di origine animale.
Newfeed è un progetto di ricerca e innovazione finanziato dal programma europeo PRIMA e coordinato da AZTI con partner in Spagna, Grecia, Egitto e Turchia. Si basa sulla riconversione di sottoprodotti dell’industria alimentare (rasponi d’uva, bucce d’arancia, sanse di oliva) in alternative alimentari per il bestiame, attraverso un approccio di economia circolare.
L’iniziativa mira a ottimizzare e validare tecniche di valorizzazione per trasformare questi residui in ingredienti ad alto valore nutritivo per ruminanti e pollame, riducendo sia i costi di produzione zootecnica sia l’impatto ambientale. Il progetto segue una metodologia che include test di fattibilità tecnica ed economica, implementazione di catene del valore locali e valutazioni di sostenibilità replicabili nell’area mediterranea. Newfeed incarna la logica R7. Riconvertire, cioè convertire rifiuti e sottoprodotti in risorse utilizzabili, creando nuovi cicli produttivi virtuosi.
Sviluppo di tre filiere testate per la produzione di nuove fonti di mangimi da sottoprodotti alimentari.
Dimostrazione tecnica ed economica della fattibilità delle risorse alternative per l’alimentazione animale.
Aumento della sostenibilità complessiva dei sistemi zootecnici coinvolti grazie alla riduzione dell’impatto ambientale.
Costruzione di modelli replicabili di economia circolare applicabili in diversi Paesi mediterranei.
Istituti di Ricerca e Università
AZTI (coordinatore); National Technical University of Athens; University of Western Macedonia; Heliopolis University; Middle East Technical University.
Organizzazioni del settore agroalimentare e zootecnico
NEIKER; CESFAC; UAGA; Federation of Hellenic Food Industries; Hellenic Agricultural Organisation – Demeter.
Operatori industriali e di filiera
Bodegas Baigorri; Riera Nadeu; Sekem Development Foundation; ISIS For Food Industries.
Potenzialità:
Replicabilità territoriale
Il modello Newfeed è progettato per essere adattato ad altre aree del Mediterraneo con simili produzioni agroalimentari, offrendo un potenziale di diffusione in contesti rurali con risorse sottoutilizzate.
Riduzione di impatto ambientale
Convertendo i sottoprodotti in risorse nutritive si riduce la dipendenza dai mangimi convenzionali ad alto impatto e si diminuiscono i rifiuti agroindustriali, supportando obiettivi di economia circolare e mitigazione climatica.
Benefici socio-economici locali
La creazione di nuove filiere di valore può stimolare l’occupazione rurale, aumentare il reddito degli agricoltori e rafforzare le reti di cooperazione tra attori della filiera alimentare, dalla produzione al consumo.
Il progetto Newfeed è stato avviato il 1 luglio 2021 e si è formalmente concluso il 30 giugno 2025 all’interno del programma PRIMA Horizon 2020
Il progetto è coordinato dal centro di ricerca AZTI, un’organizzazione scientifica specializzata in innovazione per la sostenibilità dei sistemi agroalimentari e marini. La missione di AZTI è promuovere soluzioni basate sulla scienza per affrontare sfide ambientali e produttive, con un forte orientamento alla sostenibilità, efficienza delle risorse e economia circolare. AZTI lavora per integrare ricerca, tecnologie e pratiche applicabili che migliorano la resilienza delle filiere alimentari, favorendo allo stesso tempo condizioni socio-economiche più eque nelle comunità locali. Attraverso collaborazioni transnazionali, AZTI cerca di creare modelli replicabili e scalabili che rispondano alle esigenze di produttori, industria e consumatori, contribuendo agli obiettivi di sviluppo sostenibile dell’UE.
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