"Circa due milioni di bottiglie sostenibili: dodici dei vini prodotti dall’azienda Donnafugata saranno custoditi in bottiglie di vetro al 100% siciliano e a chilometro zero."
Ridurre l’impatto ambientale della filiera vitivinicola Siciliana, settore rilevante e fortemente redditizio per la regione (un miliardo del Pil della Sicilia proviene dalla produzione dei vini, con più di 24.000 ettari di vigneti).
Nel 2022 la filiera contava, secondo i dati del Consorzio di tutela vini DOC Sicilia:
Le bottiglie “cento per cento Sicilia” vengono prodotte a Marsala, dal 2023, con vetro riciclato proveniente esclusivamente dalla Sicilia.
La storia produttiva di queste bottiglie virtuose segue il seguente processo:
• raccolta differenziata: responsabilità a carico di individui, enti pubblici e privati;
• raccolta del vetro dismesso e creazione del “rottame di vetro pronto al forno”: l’azienda Marsalese Sarco srl recupera circa l’85% del vetro raccolto in Sicilia (circa 100.000 ton/anno) trasformandolo in materia prima seconda prodotta è certificata Re-GlassSicilia, un protocollo che garantisce la provenienza certa del vetro siciliano fornito;
• produzione delle bottiglie “riciclate”: O-I Italy Spa di Marsala, unica vetreria siciliana, trasforma il rottame in bottiglie;
• commercializzazione regionale: grazie al supporto e alla partnership con la Fondazione SOStain Sicilia (programma di sostenibilità per la vitivinicoltura in Sicilia), queste bottiglie vengono consegnate ai produttori di vino (cantine e cooperative) della Regione, in particolare a quelle aderenti al programma.
Quali caratteristiche hanno le bottiglie?
o sono in vetro colorato (dai processi di riciclo non è possibile ottenere vetro trasparente), adatte e apprezzate in particolare dal mercato del vino;
o sono caratterizzate da un fondello personalizzato raffigurante il logo che racconta la pratica di economia circolare legata all’Isola;
o sono costituite per almeno il 90% da vetro riciclato, la resa massima che si può ottenere da vetro recuperato da rifiuti, in quanto il processo di lavorazione prevede una fase di separazione da inquinanti e altri materiali non vetrosi (pyrex, ceramica, porcellana ed altri) che rappresentano circa il 10%;
o ad inizio sperimentazione avevano un peso di 410 grammi, ma oggi (2025) è stato ridotto di un ulteriore 12,2% arrivando a 360 grammi.
prodotte nel 2023
prodotte nel 2024
coinvolte
• cittadini e cittadine sono incoraggiati a fare una opportuna raccolta differenziata.
• le cantine aderenti al programma "SOSstain Sicilia" sono i principali acquirenti delle bottiglie, permettendo "la chiusura del cerchio".
• Sarco srl, centro rottami di vetro e metalli sull’isola, è il partner che garantisce la materia prima da lavorare.
Considerazioni sui benefici del modello:
Sociali:
• creazione di solide e virtuose sinergie industriali e civili (l’impegno cittadino e dei produttori di vino è fondamentale);
• stimolo per comuni e i cittadini a una maggiore consapevolezza e conoscenza sulle potenzialità del vetro, incentivandoli a un maggior consumo critico.
Economici:
• sviluppo di un’economia di prossimità, regionale, capace di generare valore da uno scarto;
• riduzione dei costi di approvvigionamento delle bottiglie per le aziende locali;
• maggiori opportunità commerciali basate sul valore aggiunto etico del prodotto.
Ambientali:
• la commercializzazione delle bottiglie esclusivamente nella regione (distanze contenute) e il basso peso delle bottiglie -uniti alla pratica del riciclo-minimizzano riducono ai minimi termini l’impronta carbonica consumi energetici, generazione di rifiuti da discarica, materie prime vergini ed emissioni di CO2 nell’atmosfera);
• è un modello di filiera replicabile in altri contesti territoriali, in particolare a vocazione vitivinicola.
Considerazioni sui limiti del modello:
• non prende in considerazione la possibilità di praticare il vuoto a rendere, pur risolvendo un problema fondamentale, ovvero l’omogeneità estetica della bottiglia per più produttori;
• non è una soluzione applicabile per le bottiglie destinate all’export;
1903
O-I Glass è uno dei principali produttori, su scala mondiale, di packaging in vetro per l’industria alimentare e delle bevande. O-I nasce nel 1903 come Owens Bottle Company da un’intuizione del fondatore Michael J. Owens, che rivoluzionò, nel corso della sua carriera, il processo di produzione del vetro. Nel 1929 la fusione con la Illinois Glass Company diede origine alla Owens Illinois (O-I). Presente oggi in 19 paesi sparsi per tutto il mondo, O-I conta 69 stabilimenti produttivi e oltre 24.000 dipendenti che operano seguendo un’unica visione: affermarsi come il produttore più innovativo, sostenibile e iconico nel settore della produzione di contenitori in vetro. O-I in Italia conta 11 stabilimenti (2 dei quali sono in joint-venture) in cui operano oltre 1600 dipendenti, dislocati lungo tutto il territorio nazionale e in prossimità dei bacini di utilizzo finale.