Si può "normare" la fiducia?

Il modello fonda la sua efficacia sulla fiducia e sul rispetto reciproco: può sussistere un modello simile tra soggetti che non sono preventivamente uniti da un rapporto di amicizia e stima reciproca? Il “contratto di rete agricolo” potrebbe rappresentare un valido strumento per ovviare a questo limite.

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Replicabilità vs. scalabilità?

Il modello funziona perché fortemente legato alla prossimità territoriale degli aderenti (massimo 8 km di distanza tra le aziende): la sua potenzialità sussiste dunque nella replicabilità, non nella scalabilità.

Benefici del modello

Sociali:

•    modello che genera e rafforza rapporti di fiducia, mentre genera ricadute economiche concrete;

•    la dinamica associativa permette la messa in circolo di idee e confronti che animano un sano modo di vivere il lavoro come spazio di realizzazione anche umana;

•    il modello richiede grande attenzione all’organizzazione interna del processo di lavoro: è necessario studiare un calendario molto preciso e flessibile, affinché non avvengano sovrapposizioni di necessità d’uso di beni e manodopera durante le stagioni di lavoro più intense.

Economici:

•    risparmio sull’acquisto (altrimenti individuale) di macchine e attrezzature agricole;

•    il gruppo ha una forza commerciale e promozionale imparagonabile a quella della singola azienda;

•    l’associazione, attiva e a regime da più di 10 anni, dimostra la futuribilità economica di modelli produttivi basati sull’uso e non sul possesso.

Ambientali:

•    tutela e valorizzazione identitaria delle tipicità territoriali;

•    valorizzazione delle biodiversità;

•    riduzione di emissioni dovute all’acquisto di materiale e macchinari ad uso individuale.

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